Il piumino rappresenta uno degli elementi chiave nella dotazione tessile di ogni struttura ricettiva: pratico nella gestione, confortevole per l’ospite e disponibile in vari livelli prestazionali.
Un aspetto spesso frainteso riguarda la sua capacità termica: quanto calore offre realmente un piumino?
La risposta è nei gradi di calore indicati in etichetta e nella scheda tecnica. Questi sono parametri fondamentali che ti aiuteranno a scegliere il piumino con consapevolezza.
La scala per misurare il grado di calore dei piumini
Questa scala associa ogni livello di calore a una grammatura, cioè al peso del piumino in grammi per metro quadro.
In questo modo si può stimare quanto un piumino è caldo partendo dal peso del prodotto.
Nella tabella riassumiamo i gradi di calore con relativo impiego e grammatura tipica. In colonna 4 abbiamo aggiunto alcuni nostri modelli che rientrano in questa classificazione: così hai un riferimento diretto e facile da confrontare.
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Grado di calore |
Descrizione d’uso | Grammatura tipica | Esempio prodotto |
| 1 (Light) | Stagioni meno fredde: estate in montagna, primavera/autunno altrove | ~100 g/m² | Piumino GARDA |
| 2 (Medium) | Ambienti moderatamente riscaldati con temperature esterne non rigide | ~200 g/m² | Piumino DOLOMITI |
| 3 (Warm) | Temperature esterne rigide e ambienti poco riscaldati | ≥300 g/m² |
Quindi: più alto è il grado, maggiore sarà il calore offerto dal piumino.
Per fare una scelta davvero consapevole, non basta conoscere le scale. Se vuoi una decisione davvero informata, continua a leggere.
Piumini: le 3 affermazioni più fraintese (e cosa dicono davvero i fatti)
Parlando con gli operatori dell’hotellerie, ci siamo resi conto che circolano 3 convinzioni sui piumini che sembrano plausibili, ma non lo sono. È utile chiarirle, perché possono incidere negativamente sulle scelte d’acquisto.
1. Più il piumino trattiene il calore, meglio è
Non tutti i piumini devono avere il massimo grado di calore per essere considerati “di qualità”. Certo, se la stanza è fredda, ha senso scegliere un piumino più caldo: evita dispersioni termiche e garantisce comfort durante il sonno. Se la camera è ben riscaldata, un piumino troppo caldo rischia di diventare fastidioso. In quel caso è inutile, anzi controproducente, scegliere un piumino perché è caldo. È molto meglio optare un modello con un grado di calore più basso, che non farà sudare l’ospite durante la notte.
2. Va scelto un solo tipo di piumino
A volte un unico piumino può bastare, ma nella pratica dell’hotellerie questo è raro. Nella maggior parte dei casi in camera da letto servono piumini con grammature diverse, perché il fabbisogno termico cambia in base al clima locale e alla temperatura delle camere.
3. I piumini si scelgono in base alla dicitura: invernali, primaverili/autunnali, estivi
Nei cataloghi capita spesso di trovare diciture come “piumino invernale”, “estivo” o “primaverile/autunnale”. Sono definizioni commerciali, utili per un orientamento rapido, che non vanno interpretate come regole rigide.
Le stagioni e le temperature, infatti, variano notevolmente in base alla latitudine e all’altitudine. Un piumino invernale adatto a una guest house sul mare in Puglia, ad esempio, non può essere uguale a quello di un rifugio in Valle d’Aosta nella stessa stagione. Le condizioni sono troppo diverse per richiedere lo stesso livello di calore.
Quindi, non esiste un piumino valido per tutti gli inverni o per tutti gli autunni: la scelta deve sempre tener conto delle condizioni climatiche locali.
Le scale di calore basate sulla grammatura permettono di superare l’idea semplificata del “piumino per stagione” e aiutano a individuare con precisione il livello termico più adatto al contesto reale.
Tuttavia, anche con queste indicazioni potresti ritrovarti ancora incerto sul piumino adatto al tuo caso. Per esempio:
- Nella tua zona le stagioni sono molto variabili e temi di acquistare un piumino troppo pesante o troppo leggero.
- La temperatura esterna differisce da quella delle camere: fuori può fare freddo, dentro caldo, e non sai quale parametro considerare.
- Hai il timore di ritrovarti con troppi piumini diversi, con conseguenti costi e complicazioni organizzative.
In questo caso la soluzione pratica è il piumino 4 stagioni.
4 stagioni: un piumino solo per tutti i gradi di calore
Il piumino 4 stagioni è una soluzione versatile e sempre più diffusa. La sua efficacia deriva dalla presenza di due elementi combinabili:
- Un piumino più leggeroadatto alla primavera e all’autunno, quando le temperature esterne sono ancora tiepide.
- Un piumino più pesante, è ideale per l’autunno inoltrato, quando comincia a fare più freddo.
All’arrivo dell’inverno, i due piumini che compongono il 4 stagioni possono essere uniti tra loro.
Un esempio COERTINI: il Piumino Norvegia
Il Piumino 4 stagioni Norvegia by COERTINI® è composto da:
- Un piumino di 100 gr/mq (Grado 1)
- Un piumino di 200 gr/m2 (Grado 2)
I due piumini si uniscono grazie a partici bottoni a clip. Così si ottiene un caldissimo piumino invernale da 300 gr/mq (Grado 3).
Ecco in breve i vantaggi del piumino 4 stagioni Norvegia:
- Copri l’intero arco dell’anno con un solo prodotto.
- L’aggancio e lo sgancio dei piumini è semplice, permettendo di adattare il comfort alle variazioni di temperatura con rapidità.
- La gestione del letto diventa più immediata: non serve cambiare o riporre piumini diversi per ogni stagione.
Se vuoi ampliare la scelta, puoi esplorare l’intera gamma di piumini COERTINI®.